venerdì 15 agosto 2014

Ferragosto, passarlo in casa non è poi così terribile. Decisamente quasi in contro tendenza. Non ho mai avuto troppo amore per le date da festeggiare, specie quelle che hanno perso sapore. Spesso siamo solo vittime di abitudini che mossi da sentimenti. E' più l'impeto a guidarci che la passione a smuoverci. Rispondiamo più a cliché che a esigenze vere. Facciamo dell'inutile, l'irrinunciabile. Ma queste riflessioni che formulo in continuo, tornano a motivarmi, quando al mare incontro un ragazzo con due cani, che senza disturbare e libero da ogni fardello prende un po' di sole. Al mare siamo tutti più simili, perché ci spogliamo di buona parte del superfluo. Comincio ad osservarli e rimango incantata dal feeling che c'è tra loro tre. Un legame esclusivo ma libero al contempo. Col passare delle ore mi basta un pretesto qualunque per scambiare due parole ed entrare nel suo mondo. Un giocoliere del fuoco, che vive di espedienti, nella totale libertà della sua persona. Non c'è mai vittimismo né vanto. Il sorriso e la disponibilità dei suoi occhi, la gentilezza dei suoi modi, la sua umiltà ti insegnano che per esser felici e godere del mare c'è solo bisogno del tempo di andarci, non altro. Lui porta se stesso e i suoi cani, appena un telo per non poggiare il corpo sulla sabbia rovente. Non ha occhiali da sole, né creme, né ombrelloni, né riviste da leggere, né snack o bibite. Nessuna borsa termica, nessun collare per i cani, niente giochi da spiaggia. Porta sé, l'amore che ha per i suoi cani e la sua libertà. Basta un pezzetto di legno per giocare tra di loro, e più li osservo e più mi rendo conto di quanto si somiglino nelle dinamiche. Non so se sia stato lui a insegnare loro o loro a imparare da lui. sono semplici persino nell'approccio, non s'impongono e non si sottraggono all'invito di rendermi partecipe ai loro giochi. E così quando la giornata termina e riporto via i miei fagotti mi sento quasi ridicola, ma felice di aver incontrato chi sa stare al mondo senza rendersi parte di un sistema che non porta alcun beneficio se non quello dell'illusione di avere tutto (quello che non serve).

martedì 15 luglio 2014

Il primo post con molta probabilità è quello più insidioso. Gli argomenti da trattare potrebbero essere infiniti, ma non si sa mai da dove partire. Ma visto che il blog è mio, partiamo da me. Sono katia alias petra di sciara, ho 36 anni e sono siciliana. A un musone preferisco un sorriso, che irradiandosi contagia e ne scatena altri. Ho l'anima sulla pelle da quando conservo memoria. Vivere così è un po' più complicato, ma anche più intenso. E' tanto la gioia quanto il dolore a dare vita o propulsione ai nostri pensieri migliori. Pertanto, i miei post, saranno ispirati all'attuale, a tematiche che mi toccano, e qui scatenerò le parole che ho dentro e che non posso trattenere.